La chirurgia in dermatologia rappresenta un caposaldo della specialità.  E’ il fisiologico appoggio alla diagnosi dermatologica delle più disparate dermatosi, da quelle neoplastiche a quelle infiammatorie e proliferative.

Permette l’eliminazione di melanomi, di carcinomi spinocellulari e basocellulari, di cheratoacantomi e di varie altre forme neoplastiche meno frequenti.  Possono beneficiarne anche neoformazioni benigne come cisti, lipomi, angiomi e papillomi.

Si esegue generalmente in anestesia locale per iniezione.  Nella maggioranza dei casi l’asportazione avviene incidendo una losanga con un bisturi a freddo e sutura diretta che avvicina semplicemente i margini del taglio.  Nel caso si debba invece asportare una lesione di grandi dimensioni oppure posizionata in sedi particolari quali viso o capo, può essere necessario eseguire un lembo oppure un innesto.

Le suture variano a seconda della tipologia dell’asportazione.  Si possono utilizzare suture riassorbibili, con il filo di sutura che rimane nel tessuto per essere poi riassorbito grazie agli enzimi dei quali la nostra cute è provvista.  All’esterno si applicano invece suture con fili non riassorbibili che vengono rimossi dopo un tempo variabile dai 5 ai 15 giorni in base alla sede dell’intervento, come per esempio il volto oppure una coscia dove il tessuto è consistente e teso.

La chirurgia in ambito dermatologico prende sempre più piede e si avvale di tecniche raffinate le quali permettono l’asportazione di un numero sempre maggiore di lesioni cutanee, a pazienti di tutte le età e con esiti cicatriziali molto gradevoli dal punto di vista estetico.