Le cicatrici post-acneiche si sviluppano in pazienti geneticamente predisposti e si localizzano dove erano precedentemente presenti elementi infiammatori acneici quali papule, pustole o noduli.

Più frequentemente si tratta di cicatrici atrofiche, cioè depresse rispetto alla cute circostante.  Accade quando il tessuto distrutto dall’infiammazione dell’acne viene ricostituito con una quantità di cute nuova in quantità minore rispetto a quanto serva per pareggiare.

Più raramente si formano cicatrici ipertrofiche o cheloidee, caratterizzate da un tessuto che è rilevato rispetto alla cute circostante.  Accade quando la quantità di tessuto prodotta per riparare alla perdita è superiore al necessario.

Un’infiammazione acneica intensa e persistente più facilmente sviluppa cicatrici.  Un trattamento precoce ed efficace dell’acne in molti casi ne previene la formazione.

Esistono numerosi tipi di cicatrici atrofiche, di dimensioni, profondità, caratteristiche del fondo, dei bordi, ecc … molto variabili anche nel singolo paziente.  Per scopi educazionali se ne distinguono tre tipi, a scodellina, a punteruolo ed a cubo, ma nella pratica quotidiana sono molto frequenti aspetti intermedi.

Esistono numerose procedure terapeutiche, alcune strumentali ed altre per applicazione di prodotti topici, le quali vanno adattate ad ogni singola cicatrice in base alle caratteristiche cliniche ed alla localizzazione.

La prima valutazione da eseguire consiste nel differenziare tra le cicatrici superficiali e quelle profonde.   In secondo luogo si deve valutare la percentuale delle une e quella delle altre, infine si deve valutare la sede delle cicatrici. Esistono trattamenti adatti per ciascun tipo di cicatrice.

Per il trattamento delle forme superficiali si utilizzano principalmente peeling con acido tricloroacetico, laser e dermaroller.  Per le cicatrici profonde ci si avvale della metodica CROSS, della chirurgia (punch elevation, sutura diretta) e dei filler.

A differenza dell’acne, con le cicatrici post-acneiche, soprattutto se profonde, difficilmente si ottiene un appianamento completo della cute coinvolta. L’obiettivo ragionevole da porsi consiste nel raggiungere un evidente miglioramento clinico.